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Conte del Doss
Le “bollicine” dello spumante Franciacorta sono tra le più apprezzate eccellenze dell’attuale panorama enologico, sia in Italia che all’estero, tanto che, al pari dei blasonati Cava spagnolo e Champagne francese, secondo il Regolamento (CE) n° 753 del 2002 può riportare in etichetta il solo termine “Franciacorta”, senza indicare in aggiunta “DOCG”. In pratica, basta il nome per identificare la qualità. La variante “Satèn” sta ad indicare una minore pressione di anidride carbonica alla fine della fermentazione in bottiglia, dovuta ad una minore quantità di zucchero. Il risultato è che il Franciacorta Satèn risulta essere più elegante, fine, morbido con una spuma caretteristica setosa, da cui deriva il suo nome.
Dal colore brillante, paglierino chiaro con bagliori lucenti; perlage finissimo, persistente; l’odore è fruttato con sentori di frutti di bosco, talvolta di mela acerba. Il sapore è secco, con sensazioni di frutta e, in alcune produzioni, si coglie una gradevole nota amarognola.
Il Satèn è ottimo per accompagnare insalate di pesce, carpaccio di pesce e frutti di mare crudi o variamente cucinati.
Il Franciacorta Satèn va servito alla temperatura di 6-8°C.
La flûte è il bicchiere ideale per brindare con uno spumante Franciacorta: non deve mai essere riempito completamente, ma solo fino alla metà della sua altezza, solo così si può concentrare e poi sprigionare il bouquet ricco di lieviti dello spumante, esaltandone la morbidezza e concedendo il giusto spazio al perlage.