Scopri di più
A partire dai mesi dell’emergenza i consumi sono nettamente cambiati, principalmente con una netta frenata dei banchi serviti a causa del minor tempo trascorso nel punto vendita, così come sono cambiati i canali di riferimento: crescita dei piccoli negozi di prossimità a discapito delle grandi superfici.La domanda che i player della Grande Distribuzione Organizzata si pongono oggi è se le dinamiche di acquisto innescate dalla pandemia resteranno tali anche in futuro o se, con il passare del tempo, gli acquisti torneranno alla normalità.
Queste le premesse dell’intervista che il Direttore Generale di Despar Italia Filippo Fabbri ha rilasciato a myfruit.it per scattare una foto allo stato attuale della Grande Distribuzione Organizzata e guardare al futuro del settore anche in un mondo post-pandemia.
Le parole chiave della crescita una volta superata l’attuale situazione di emergenza saranno servizio e innovazione, mentre a fare la differenza a livello di prodotto “diventa fondamentale per il supermercato comunicare la qualità attraverso i reparti freschi e freschissimi. – afferma Fabbri – I freschissimi, in particolare, sono uno degli strumenti principali a disposizione delle insegne per differenziarsi dalla concorrenza e per fidelizzare il consumatore. Despar, per esempio, investe nell’ortofrutta con oltre 700 referenze di prodotto a marchio, suddivise in più linee tra cui Despar Premium per le eccellenze, Scelta Verde per il biologico e Passo dopo Passo per i prodotti di filiera controllata.”
Non solo ortofrutta, il Consorzio Despar sta concentrando gran parte dei propri sforzi nello sviluppo della vendita online, oltre alla cura del negozio fisico sia di vicinato che superstore. L’e-commerce nel 2020 ha registrato un aumento della quota di mercato di più del doppio rispetto al pre-pandemia e un forte trend di crescita. “Il nostro obiettivo è continuare ad ampliare gradualmente le aree coperte da questo servizio, in tutta Italia. Per quanto riguarda la profittabilità dell’e-commerce, è un tema critico che le aziende del settore stanno affrontando con vari approcci, ma che inevitabilmente migliorerà con la crescita delle vendite e l’ottimizzazione della logistica”, conclude Fabbri.
Per leggere l’intervista completa clicca qui
Precedente
Successiva